FIORI DI MORTE


Vago di pantano in pantano, 
intorno a me scorgo decine di fuochi fatui
che sinistramente illuminano le sepolture
ove nella nuda terra le carni marciscono,
si disfano in liquami innominabili...
Sono sfinito... Perché continuare?
Perché non lasciarmi inghiottire dal fango?
Perché non finire tra i cadaveri di cui
nitidamente percepisco i lezzi levarsi
dal terriccio di morte, colonne di gas 
pestilente che ammorbano l'aere...
Perché muovere un passo dopo l'altro,
compiendo la fatica di estrarre i piedi
dalla viscida mota per piantarveli di nuovo,
senza fine?