DIAMANTE NERO


Contemplo la massa che vortica intorno a me
ogni figura danzante è come un guizzo di luce aliena
che ostile o indifferente sfugge al mio tenebroso irradiare.
Con calma glaciale assisto alla gioia altrui
vibrando sugli stati energetici dei Grandi Antichi,
cercando con la mia empatia di destarLi dal Loro Sonno.
Donzelle suadenti si muovono armoniose,
simili a fiamme di delizia, a dolci serpenti di fiori,
invano cerco di afferrare il loro prorompente orgone.
Mi muovo tra le Menadi sfiorando le loro braccia nude,
rubando nella bolgia effimeri tocchi a una florida sensualità,
reso orfano dallo stesso cuore di questa Natura lussureggiante.
Trascinami via, Yog-Sothoth, dall'orgia di fatuità che mi avvolge!
Ti seguo lasciandomi guidare dal gradiente di intensità connettiva,
che possa condurmi nelle regioni più buie dell'Universo.